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Percorrere il Veneto in bici vuol dire conoscere un territorio molto vario, che va dalle vette delle Dolomiti alla costa del Mare Adriatico, dai fiumi alle città d’arte. Il Veneto sta puntando molto sul settore cicloturistico, come dimostra lo (maggio 2015) stanziamento di 27 milioni di euro per la creazione di 300 nuovi km di piste ciclabili. In questo articolo presenteremo in maniera generica le possibilità che ci sono per pedalare in Veneto.

Il periodo migliore per fare una vacanza in bici in Veneto varia di molto a seconda della zona che si sceglie di visitare: se si pedala nelle Dolomiti è meglio evitare l’inverno, mentre se si pedala nel Delta del Po è meglio evitare le giornate più calde.

Percorsi cicloturistici in Veneto

Chi vuole fare una vacanza in bici in Veneto ha l’imbarazzo della scelta fra percorsi ad anello o lineari, brevi o lunghi, facili o difficili…per fare un po’ d’ordine, li presenteremo semplicemente seguendo un criterio geografico, partendo dalle montagne del nord fino ad arrivare alle pianure del sud.

Nel cuore delle alpi si trovano due dei percorsi più famosi non solo del Veneto, ma dell’Italia intera. Stiamo parlando della pista ciclabile delle Dolomiti e del Sella Ronda. La prima è a vocazione più chiaramente cicloturistica, permettendo di inoltrarsi fra paesaggi mozzafiato. La seconda invece è tipica più che altro dei cicloamatori che vogliono misurarsi su salite rese famose dal Giro d’Italia.

Nella fascia centrale della regione si trova un percorso di altissimo interesse storico: la via Claudia Augusta infatti, come ricorda già il nome, ricalca il percorso di un’antica strada romana, usata ai tempi dell’Impero per cercare di penetrare nell’area germanica. È bello che oggi ci sia un percorso cicloturistico che, partendo dal Veneto, unisce queste aree culturali; tra l’altro, la via Claudia Augusta permette poi di continuare lungo la bellissima pista ciclabile del Danubio. Scorre in gran parte parallela al percorso appena nominato la Ciclopista del Brenta, che unisce Venezia a Caldonazzo; la sua continuazione naturale porta poi alla Valsugana e quindi all’Adige.

Dall’altopiano di Asiago parte invece un percorso più difficile per altimetria, a cavallo fra Veneto e Trentino: la 100 km dei Forti, anche questa di grande interesse storico in quanto tocca varie fortificazioni risalenti alla Prima guerra mondiale.

Procedendo verso sud-ovest si arriva al lago di Garda, condiviso con Lombardia e Trentino. Oltre alla Bolzano-Marina di Ravenna e al periplo del lago, è interessante anche un percorso che si arrampica sulle montagne che dominano il lago, permettendo di apprezzarne la bellezza dall’alto: stiamo parlando dell’anello fra Peschiera del Garda e San Zeno di Montagna. Parte dalla stessa cittadina sul lago anche il percorso che passa per Bussolengo fino ad arrivare a Verona.

Rimangono interamente in territorio Veneto gli ultimi due itinerari: una Ciclopista che collega l’Adige al Po, e l’anello dei Colli Euganei, immerso in una splendida cornice naturale.

Da questa veloce rassegna sarà chiaro che il Veneto offre moltissimi spunti per un sano cicloturismo, ed è anche un’ottima base per partire alla scoperta di Trentino e Alto Adige.