Un ottimo ITINERARIO, anche se un po’ impegnativo, è questo anello del Lago di Garda con partenza da Bienno. La difficoltà principale sta nel superare il passo del Crocedomini (salita di 17km al 9% di pendenza media), una salita che al giro d’Italia darebbe parecchi punti per la maglia verde!
Con un po’ di allenamento, un rapporto corto, e un ritmo blando, si va dappertutto, e si potrà godere dei magnifici panorami delle vette alpine. Se però non ve la sentite di affrontare questa salita, potete organizzarvi in modo da cominciare a pedalare a partire dal Lago d’Idro, e compiere solamente la parte principale dell’anello: si tratta comunque di un percorso di 200 km immerso in scenari da cartolina.
La lunghezza e l’impegno richiesto da questo percorso lo rendono molto simile a una tappa del Giro d’Italia. Per questo motivo, consigliamo di prevedere almeno due giorni per completarlo, se non tre. Pronti via, e inizia subito la difficoltà principale: il passo del Crocedomini. L’immagine qui sotto dà una chiara idea di come la strada serpeggi e s’inerpichi fra le montagne. Controllate bene i freni prima di partire, perché una volta scollinato (17 km) vi aspettano 25 km di divertente discesa.
Si giunge così al Lago d’Idro (42 km), dominato dalla Rocca d’Anfo, costruita dai Veneziani nel XV secolo e protagonista di numerose battaglie nei secoli successivi. Oggi purtroppo versa in uno stato di abbandono.
Si segue la costa ovest del lago per una decina di chilometri, abbandonandolo verso sud-ovest seguendo il percorso del fiume Chiese. All’altezza della frazione di Nozza (60 km), a sua volta resa caratteristica da una Rocca costruita su uno sperone di roccia, si comincia a deviare verso sud-est in direzione del lago di Garda, che si raggiunge all’altezza di Salò (76 km).
Il periplo parziale del Lago di Garda che si compie è lungo quasi 100 km, e porta a vedere tutte le zone più famose, dalle colline moreniche della parte meridionale fino alle rocce che cadono a picco sul lago nella parte nord, attraversando il Veneto per poi entrare in Trentino. All’altezza di Peschiera del Garda (105 km) si incontra un altro percorso interessante, quello che porta da Bolzano a Ferrara.
Si abbandona il lago di Garda (168 km) attraverso la Tagliata del Ponale, impressionante opera ingegneristica risalente ai primi anni del Novecento. Si tratta in pratica di una strada scavata nella montagna, parte di un sistema di fortificazione realizzato fra il 1904 e il 1918 e utilizzato durante la Prima Guerra Mondiale.
Si entra così nella Val di Ledro, che ha fatto da confine fra Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico fino alla Prima Guerra Mondiale; la valle fu teatro infatti di aspri scontri durante la Terza Guerra d’Indipendenza (1866). Al centro della valle si trova l’omonimo lago (174 km): quando negli anni Venti il livello dell’acqua fu abbassato, in occasione dei lavori per realizzare una centrale idroelettrica, vennero alla luce i resti di un insediamento su palafitte risalente a migliaia di anni fa; gli appassionati di preistoria potranno soddisfare la loro curiosità su questa civiltà visitando il museo delle palafitte nei dintorni del lago.
Uscendo dalla valle si piega verso sud, nella valle d’Ampola, dove si incontra il quarto e ultimo lago di questo itinerario: il laghetto d’Ampola (185 km), di origine vulcanica, e molto più piccolo di quelli ammirati finora. La valle d’Ampola si ricongiunge poi a quella del Chiese già vista in precedenza, da cui si riprende la salita verso il passo di Crocedomini e Benno, per tornare al punto di partenza.
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